Quanti sono i disoccupati in Italia? Il dato è molto variabile, a seconda del modo in cui viene condotta la rilevazione. Se infatti per l’Istat il numero complessivo si attesta sotto i tre milioni, con una percentuale dell’11,3%, altre fonti affermano come in realtà il dato sia molto più alto. Ad esempio, secondo alcuni calcoli formulati dalla Fondazione Di Vittorio, la vera percentuale si attesterebbe ormai al 23,8%, in quanto all’interno della rilevazione vanno considerati anche coloro che essendo ormai rassegnati non cercano più lavoro e chi invece sia sottoccupato, magari svolgendo poche giornate di lavoro all’anno che lo spostano nel calderone degli occupati.
La realtà è in effetti molto più preoccupante di quanto non dica il dato ufficiale e a rendere ancora più preoccupante il quadro concorre anche la trasformazione in atto da anni nel mondo del lavoro, con la flessibilità sempre più estesa e la fine del posto fisso nel settore privato sancito dall’approvazione del Jobs Act, approvato dal governo guidato da Matteo Renzi tra grandi polemiche.
Gli effetti della disoccupazione sul credito
Di una situazione simile deve tenere conto naturalmente anche il settore creditizio, considerato che un esercito di senza lavoro come quello descritto potrebbe infine sottrarre una fetta consistente di potenziali utenti al mercato dei prestiti.
Va infatti considerato che chi non gode di una busta paga non ha la possibilità di presentare le garanzie che pure costituiscono una condizione ineludibile per poter disegnare un piano di rientro in caso di finanziamento accordato. Proprio per questo motivo, gli operatori del comparto hanno cercato di dare vita ad un paniere di prodotti alternativi, in grado di andare incontro alle esigenze dei disoccupati, senza mettere troppo a repentaglio la sicurezza del settore, già messa a dura prova dai crediti deteriorati, ovvero quei prestiti che non sono mai stati ripagati da consumatori entrati in una spirale di difficoltà.
I prestiti veloci per disoccupati
Tra le possibili soluzioni cui possono attingere i disoccupati in caso di bisogno, c’è anche il prestito veloce, ovvero quella particolare formula che si fonda sull’utilizzo dei mezzi informatici per poter avviare il contatto con la finanziaria scelta. Basta infatti navigare al sito dell’azienda cui si vorrebbe chiedere il prestito e compilare un form, per avviare la procedura che dovrebbe svolgersi in tempi molto più rapidi di quelli che normalmente caratterizzano il prestito tradizionale in una filiale.
I prestiti veloci sono sempre più gettonati dalla clientela, soprattutto quella più dinamica e avvezza all’utilizzo di personal computer o dispositivi di telefonia mobile come lo smartphone. A spingerli con grande forza sul mercato è soprattutto la possibilità di evitare o comunque comprimere al massimo le lungaggini burocratiche che sono ormai viste alla stregua di una gabbia dai consumatori.
Naturalmente anche nel caso dei prestiti veloci il richiedente deve fornire garanzie effettive sulla sua capacità di ripagare il finanziamento ricevuto, cosa che per un disoccupato diventa effettivamente più complicata, in assenza di una busta paga. Ci sono però alcune strade che possono essere praticate senz’altro, partendo dal proporre come garanzia un’immobile di proprietà, sul quale verrebbe ad essere accesa una ipoteca.
La seconda strada può invece essere la presenza di un garante, ovvero una terza persona, di solito familiare o amico, il quale andrebbe ad accollarsi il peso del pagamento ove il contraente principale non fosse in grado di onorare una o più rate del piano concordato. Naturalmente il garante deve a sua volta essere in grado di fornire garanzie con la sua capacità patrimoniale o reddituale.
Una terza ipotesi può poi essere rappresentata dal prestito cambializzato, nel quale il contraente sarà chiamato a firmare delle cambiali che andranno a sostituire la rata mensile. La garanzia sul pagamento sarà anche in questo caso una proprietà immobiliare oppure mobiliare in grado di ricoprire l’intera cifra concordata per il prestito. Nel caso l’utente non riuscisse a pagare una cambiale, la finanziaria potrebbe senz’altro rifarsi sulla garanzia in questione.
Come si può agevolmente capire, quindi, le possibilità ci sono, ma occorre considerare che prestiti di questo genere sono soliti comportare tassi di interesse più elevati, proprio in considerazione del fatto che gli enti eroganti vogliono cautelarsi al massimo.
Le aziende che concedono prestiti veloci a disoccupati
Quali sono le aziende che concedono prestiti ai disoccupati? La prima da menzionare è Findomestic, l’azienda che fa parte di BNP Paribas ed è specializzata da tempo nella proposta di soluzioni per il credito al consumo che mixano innovazione e sicurezza. Tra le soluzioni ve ne sono anche alcune riservate a figure problematiche come i disoccupati, le casalinghe o i giovani che siano ancora nella fase di completamento del percorso formativo. In questo caso è possibile trovare ascolto appunto presentando garanzie patrimoniali in grado di soddisfare la richiesta dell’ente erogante, con una procedura che prevede il primo contatto online ed estremamente ridotta rispetto ai tempi che sono tipici dei prestiti tradizionali.
Finanziaria: Findomestic
Prodotto: Prestito personale
TAN Fisso: 6,43%
Importo Erogato: € 14.000
Destinazione: Disoccupati in grado di presentare garanzie patrimoniali adeguate
Rata Mensile
272,30
Findomestic
Indirizzo: Via Jacopo da Diacceto, 48
Citta: Firenze
Telefono: 848 844 999
Findomestic Banca S.p.A. è uno dei maggiori istituti di credito del mercato nazionale, sin dal 1984, anno della sua fondazione, grazie in particolare alla specializzazione nel credito al consumo, ovvero quello verso le famiglie in modo da supportarne l’acquisto di beni e servizi per uso privato.
Anche Compass è in grado di attivarsi a favore dei disoccupati e di altri utenti che non siano provvisti di una busta paga, a patto che il richiedente sia in grado di offrire garanzie alternative. L’azienda, in attività dal 1960, gravita nell’orbita di Mediobanca e riesce a dare vita ad un catalogo di prodotti in grado di andare incontro ad un largo numero di esigenze, anche quelle di chi non ha una busta paga. Proprio in questo modo è riuscita a proporsi come una delle imprese protagoniste nel settore del credito a consumo, come dimostrano le centinaia di filiali disseminate lungo tutto il territorio peninsulare e gli oltre 2 milioni di clienti che sono stati fidelizzati nel corso dei decenni di attività trascorsi dalla sua nascita.
Finanziaria: Compass
Prodotto: Prestito personale
TAN Fisso: 9,90%
Importo Erogato: € 14.000
Destinazione: Disoccupati in grado di presentare garanzie patrimoniali adeguate
Rata Mensile
301,22
Compass
Indirizzo: Via Caldera, 21
Citta: Milano
Telefono: 02.721.32.374
Ormai dal 1960 Compass, società che fa parte di Mediobanca, è in grado di offrire alla sua clientela soluzioni convenienti per il credito al consumo, tali da farne uno dei maggiori protagonisti sul mercato tricolore.