Da parte di coloro che si avvicinano adesso al mondo del credito ci sono tante domande frequenti sui prestiti veloci, dubbi ed incertezze che possono cogliere anche chi è già avvezzo all’universo dei finanziamenti ma ha solo una vaga idea di cosa siano i prestiti veloci, che cosa li caratterizzi e le differenze rispetto ai normali prestiti personali erogati da istituti di credito e società finanziarie. In questa pagina potete trovare tutte le cosiddette Faq, ossia le domande frequenti sui prestiti veloci che emergono dalle ricerche in Rete da parte degli internauti, con le relative risposte necessarie per dirimere gli interrogativi. Considerando poi che le possibilità di richiedere finanziamenti on line hanno abbassato notevolmente i tempi di attesa per l’erogazione di una somma di denaro, abbiamo esteso la nostra analisi anche su tutte quelle tipologie di prestito veloce sul web che comprendono anche la cessione del quinto, il prestito tra privati o quello erogato attraverso l’emissione di cambiali. Qui potete trovare tutto di tutto sul prestito rapido, come e dove ottenerlo.

Indice dell'articolo

Che cos’è un prestito veloce?

Si parla di un prestito veloce quando un prestito personale, ossia un finanziamento non finalizzato ad uno scopo preciso, come ad esempio un acquisto presso un rivenditore, ma erogato senza nessun giustificativo di spesa, viene rilasciato da una banca o finanziaria in tempi più rapidi rispetto al finanziamento classico. Solitamente

un prestito rapido prevede un’erogazione dell’importo concordato entro un termine massimo di 48 ore dal momento stesso in cui viene accettata la domanda di finanziamento, grazie ad una procedura più snella e semplificata. I prestiti veloci possono avere tempistiche anche inferiori, tanto che si è soliti parlare anche di prestiti immediati, e in questo caso l’erogazione avviene entro le 24 ore.

Quanto posso richiedere con un prestito veloce?

Non esiste un termine stabilito per legge circa quanto richiedere con i prestiti veloci, tuttavia gli importi sono generalmente limitati, benché vi siano finanziarie che consentono di ottenere capitali più elevati: in genere

 le somme erogate attraverso questa modalità sono o piccoli prestiti che non superano i 5.000 euro, da restituire attraverso piani di ammortamento concordate e variabili a seconda delle politiche di rischio applicate dalle singole banche, oppure finanziamenti di importi anche elevati, fino a 50.000 o addirittura 75.000 euro, erogati più rapidamente grazie alle procedure on line.

Qual è la durata minima e massima di un prestito veloce?

Un prestito veloce prevede come qualsiasi finanziamento non finalizzato un piano di ammortamento concordato con la società finanziaria, e che può variare a seconda sia delle necessità del cliente che delle politiche attuate sul prodotto dal singolo istituto. Generalmente

 la durata minima e massima di un prestito veloce può essere compresa tra i 12 e i 120 mesi, e molto spesso le finanziarie consentono di modificare anche in corso il piano di ammortamento, allungandolo o accorciandolo contestualmente con l’importo della rata.

Come ottenere un prestito veloce?

Il prestito veloce è un servizio che viene offerto dalla gran parte degli istituti di credito e delle società finanziarie operanti sul mercato nazionale: in genere la procedura semplificata è possibile

 in virtù dell’utilizzo dei nuovi strumenti di tecnologia digitale, che permettono di saltare molti passaggi intermedi nella fase di istruttoria, della valutazione de dell’erogazione finale del finanziamento, risparmiando sia tempo che denaro. Ecco perché nella gran parte dei casi si parla di prestiti veloci on line, da richiedere ed ottenere attraverso il sito ufficiale della finanziaria, seguendo le istruzioni riportate, che di base prevede la compilazione di un form in cui inserire i propri dati personali accanto alla richiesta finanziaria.

Come avere un prestito veloce senza busta paga?

Alcune società finanziarie concedono l’erogazione di prestiti veloci anche a chi non ha una busta paga, ovvero tutti coloro che rientrano nei cosiddetti contratti atipici di lavoro, e risultano essere lavoratori autonomi o liberi professionisti. Ovviamente il richiedente deve sempre dimostrare la solidità della propria posizione finanziaria, in modo da garantire la restituzione del capitale e i relativi interessi, mediante la presentazione dei documenti di reddito previsti in questi casi- In questi casi si parla di

 prestiti veloci senza garanzieovvero senza la firma di un soggetto terzo che funge da garante coobbligato, o di altre forme di tutela da sottoporre al richiedente al momento della stesura del contratto: se la banca ritiene sufficiente il reddito mensile indicato sui documenti e pertanto certifica l’affidabilità finanziaria del debitore, concede il finanziamento senza la necessità di coinvolgere dei fideiussori. Tuttavia accanto al finanziamento viene sottoscritta una polizza assicurativa che tutela sia chi concede il prestito che il debitore, in caso di impedimenti nel puntuale rimborso delle rate, non attribuibili alla volontà di colui che ha ricevuto la somma di denaro, come perdita impiego, infortunio sul lavoro ed anche il decesso anticipato. 

Come trovare un prestito veloce?

Se siete alla ricerca di un prestito veloce ma non sapete da dove iniziare la ricerca non c’è nulla di meglio che sfruttare le risorse del web, giacché gli istituti di credito e le società finanziarie utilizzano appositamente la Rete per erogare entro tempistiche più rapide della procedura standard i finanziamenti per la loro clientela. In Rete vi sono poi

dei siti e portali pensati apposta per mettere a confronto i tassi di interesse delle finanziarie, uno strumento assai utile per scoprire le offerte promozionali del momento o più in generale la rata più bassa per le proprie esigenze. In alternativa i siti delle più importanti banche on line presentano tutti dei simulatori per mettere insieme il capitale desiderato con il piano di ammortamento, per scoprire la combinazione ideale in base alla propria situazione finanziaria.

Chi può richiedere i prestiti veloci?

I prestiti veloci possono essere richiesti da lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sia pubblici che privati, con contratto di formazione, con contratto di apprendistato oppure pensionati. Dimostrando garanzie solide e alternative alla presentazione della busta paga

 possono richiedere i prestiti veloci anche lavoratori autonomi e liberi professionisti, presentando in alternativa il modello Unico o la dichiarazione dei redditi che certifichi la sostenibilità del finanziamento.

Quali requisiti servono per ottenere un prestito veloce?

Esistono tre tipologie di requisiti minimi per poter accedere ad un prestito veloce, esattamente come per altri tipi di finanziamento, e sono:

  • Età del richiedente, che deve essere compresa, salvo eccezioni, tra i 18 e i 75 anni
  • Affidabilità creditizia, ovvero la reputazione del soggetto dettata dal suo passato finanziario, nonché la sua idoneità ad ottenere un credito da parte di un istituto di credito o società finanziaria, sulla scorta della capacità di affrontare gli impegni assunti con puntualità e senza ritardi
  • Tipologia d’impiego, ovvero tra i dati personali necessari per accedere al credito quelli che riguardano soprattutto la professione del richiedente e il livello di reddito conseguente

Il prestito veloce è un prestito chirografario?

Si definisce prestito chirografario qualsiasi tipologia di finanziamento  che non necessita di garanzie reali come possono essere considerate l’ipoteca di un immobile di proprietà o il pegno, ma solo della firma autografa del richiedente, che rappresenta, pertanto, l’unica garanzia richiesta per accedere al finanziamento. Se ne deduce quindi che

il prestito veloce è assolutamente da considerarsi un prestito chirografario, a meno che non venga erogato in talune situazioni a fronte di altre garanzie reali rispetto a quelle standard descritte in precedenza, poiché appunto necessita unicamente della firma del beneficiario al momento della stipula, sia che questo passaggio avvenga fisicamente in una filiale che invece integralmente on line sul web attraverso la firma digitale.

Date queste sue caratteristiche peculiari, il prestito chirografario consente di ottenere delle somme non ingenti o comunque inferiori rispetto ad esempio a un mutuo, e presuppone la verifica di determinate caratteristiche da parte dei soggetti richiedenti, allo scopo di accertare la solidità e la sostenibilità del reddito rispetto alla somma percepita dal beneficiario, e anche l’affidabilità creditizia del soggetto che non deve avere criticità legate a finanziamenti precedenti non rimborsati. Solo in sparuti casi, l’istituto di credito richiede una garanzia patrimoniale a scapito di quella reddituale, quando essa non sia sufficiente.

Come fare un prestito veloce: la documentazione

La documentazione richiesta per un prestito veloce è esattamente identica a quella di un normale prestito personale: bisogna presentare accanto alla domanda di finanziamento i seguenti certificati:

  • Copia del documento di identità
  • Codice fiscale o tessera sanitaria
  • Documento di reddito: ultime due buste paga per lavoratori dipendenti, modello Unico o dichiarazione dei redditi per autonomi, cedolino assegno previdenziale per pensionati

I documenti devono essere presentati fisicamente in agenzia oppure allegati in copia digitale e inviati on line per ridurre ulteriormente le tempistiche di valutazione. Accanto alla documentazione standard qui esposta è possibile che vengano richieste dalla finanziaria ulteriori certificazioni a seconda della posizione finanziaria del singolo soggetto.

Come richiedere un prestito veloce? La compilazione del form

Per richiedere un prestito veloce, una volta individuata la finanziaria, è necessario andare nella pagina dedicata e compilare il form presente, i cui dati da inserire sono solitamente i medesimi in tutti:

  • Dati personali (Nome, indirizzo, telefono, mail, ecc.)
  • Capitale richiesto
  • Piano di ammortamento prescelto (il numero di rate mensili per effettuare il rimborso)

Una volta inseriti i dati riceverete una risposta entro pochi minuti sulla vostra casella di posta elettronica, da lì in poi seguirete passo passo le istruzioni della società finanziaria, con la documentazione da allegare (vedi sopra) e la stipulazione del contratto, che molte società consentono di fare on line in tutta sicurezza garantita al 100 per cento dalla firma digitale.

Cos’è il TAN?

Nelle pubblicità di prestito rapido vengono evidenziati due valori percentuali: il primo di essi è il TAN, un acronimo che sta ad indicare il

Tasso Annuo Nominale, ossia il tasso di interesse applicato sul capitale, quello che andremo a pagare nella restituzione in aggiunta alla somma erogata.

Cos’è il TAEG?

L’altro valore percentuale indicato in un prestito veloce è il TAEG, una sigla che sta ad indicare il

 Tasso Annuo Effettivo Globale, ossia l’insieme di tutte le spese e gli oneri finanziari correlati al finanziamento: si va dalle spese di commissione a quelle di apertura pratica o per un’eventuale estinzione anticipata del prestito. Alcune finanziarie azzerano alcune o tutte queste spese, a seconda delle politiche applicate dai singoli istituti di credito.

Quali sono le spese che possono far lievitare il TAEG?

Abbiamo accennato nel capitolo precedente quali sono le spese che possono far lievitare il TAEG di un prestito veloce, e che vanno tenute in considerazione quando si mettono a confronto i vari preventivi di società finanziarie diverse. Non necessariamente le seguenti sono tutte contemplate, poiché a seconda delle varie politiche delle finanziarie è possibile che alcune vengano completamente azzerate, ma in genere queste sono le spese e i costi accessori da tenere in considerazione:

  • Spese di istruttoria: onere accessorio, a carico del richiedente del finanziamento, che vengono applicate per la copertura delle spese di valutazione e gestione della domanda di finanziamento. In genere sono corrisposte in un’unica soluzione, al momento dell’erogazione del finanziamento
  • Spese di Incasso Rate: sono previste quando un cliente paga la rata mensile di ammortamento con addebito diretto su conto corrente bancario (RID), per cui la banca applica le commissioni di incasso all’istituto finanziatore, che a sua volta pone tali spese a totale carico del cliente.
  • Spese di invio di Estratto Conto: le disposizioni in materia di trasparenza prevedono ogni anno l’invio al cliente di un estratto conto che riassume la sua posizione debitoria, uno strumento utile per l’utente che può così verificare il corretto andamento dei rimborsi: questo invio dell’estratto conto sotto forma di materiale cartaceo può essere un onere a totale carico del cliente.
  • Altre spese accessorie: ce ne possono essere diverse, segnaliamo ad esempio quelle che in caso di insolvenza, oltre alle eventuali spese di mora, possono essere a carico del cliente insolvente, come ad esempio i costi per solleciti di pagamento, costituzione in mora, recupero telefonico, e così via.
  • Spese assicurative: tali voci sono facoltative oppure obbligatorie a seconda del tipo di prodotto, e generalmente vengono pagate o in un’unica soluzione o mensilmente insieme all’importo della rata rimborso con gli interessi. Tali costi sono dunque per far fronte ad eventuali rischi di insolvenza in caso di morte, perdita di lavoro o invalidità permanente, ma ricordiamo che la tutela assicurativa non scatta automaticamente ma deve essere l’assicurato o i suoi familiari a comunicare tempestivamente il sopraggiunto stato di insolvenza.

Una cessione del quinto può essere un prestito veloce?

Le finanziarie che presentano un servizio di prestito veloce inseriscono nel pacchetto di prodotti finanziari anche la cessione del quinto, ossia un finanziamento riservato a lavoratori dipendenti e pensionati che permette di rimborsare il capitale erogato

attraverso la trattenuta diretta della rata mensile di rimborso da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che la versa alla società finanziaria: l’importo della rata mensile non può superare il 20 per cento del reddito complessivo, appunto un quinto del totale percepito.

Che differenza c’è tra prestito personale e cessione del quinto?

Esistono delle differenze tra prestito personale e cessione del quinto innanzitutto legate ai requisiti d’accesso: mentre il primo è aperto a chiunque abbia un’età compresa tra i 18 e i 75 anni che dimostri una comprovata solidità finanziaria, al contrario la cessione del quinto può essere usufruita dai lavoratori dipendenti del settore pubblico, i dipendenti del settore privato con un contratto a tempo indeterminato e i pensionati. Questo è legato alle modalità di rimborso, che

nel prestito personale prevede che la rata mensile di ammortamento venga pagata dal debitore all’istituto di credito o alla società finanziaria tramite bollettino postale o addebito sul conto corrente, mentre la cessione del quinto viene detratta dallo stipendio o dall’assegno previdenziale, per cui è l’azienda o l’amministrazione presso cui si è dipendenti o pensionati a rimborsare quanto dovuto. Grazie a questa modalità che offre maggiori garanzie all’ente finanziatore, l’accesso al credito è previsto anche per il lavoratore che presenta altri finanziamenti in corso, ma anche per coloro che hanno protesti o pignoramenti, e pertanto normalmente avrebbero difficoltà ad ottenere un prestito normale.

Quali sono le condizioni finanziarie della cessione del quinto online?

Non cambiano le condizioni finanziarie di un prestito con la cessione del quinto, sia che venga chiesto utilizzando i canali tradizionali che attraverso le modalità on line che lo rendono un prestito veloce. Per quanto riguarda la durata del rimborso

 si va da un minimo di 24 mesi a un massimo di 120 mesi, ed è possibile estinguere anticipatamente la cessione del quinto chiedendo formalmente l’opzione alla società finanziaria, che fornirà l’importo del debito residuo da saldare. Tuttavia questa operazione è possibile solo dopo che siano trascorsi almeno i due quinti dell’intero periodo di ammortamento previsti al momento della stipulazione del contratto per la restituzione del finanziamento.

Che cos’è la delega di pagamento?

La delega di pagamento è conosciuta anche come doppio quinto dello stipendio, ed è una modalità di finanziamenti riservata ai lavoratori dipendenti che appunto necessitano di maggiore liquidità e possono permettersi di affiancare alla rata di cessione del quinto una seconda trattenuta , il cui ammontare massimo può essere pari ad un altro 20 per cento dello stipendio, per un totale del 40 per cento del reddito complessivo.

 Come altri finanziamenti offerti dalle finanziarie che operano sul web in via esclusiva o accanto alla normale attività sul territorio, anche la delega di pagamento può essere richiesta on line, pertanto i tempi di valutazione ed erogazione del finanziamento si accorciano enormemente rispetto ad una normale richiesta in filiale. Invece ricordiamo che i pensionati non possono accedere al prestito con delega di pagamento, in quanto lo Stato vieta che al netto della trattenuta si possa scendere ad un livello di reddito al di sotto della soglia minima stabilita ogni anno, per una cifra intorno ai 500 euro.

I cattivi pagatori possono ottenere un prestito veloce?

Coloro che hanno avuto disguidi finanziari in passato vengono segnalati come cattivi pagatori e inseriti per un periodo di tempo variabile nell’archivio Crif consultato da tutte le banche e finanziarie del circuito: per questa categoria di soggetti, come per i protestati, l’accesso al credito è più difficoltoso e la pratica segue il medesimo iter che riguarda i prestiti personali classici per cattivi pagatori: la sola differenza tra queste due tipologie di prestito

è legata al capitale concesso, che nel caso dei prestiti veloci sono importi limitati, pertanto il finanziamento può essere erogato con maggiore facilità e in tempi rapidi, ma l’eventuale ok all’erogazione è sempre legato alle politiche di rischio del singolo istituto. Se al termine della fase istruttoria le garanzie patrimoniali ed eventuali altre tutele sono ritenute sufficienti, il prestito veloce per cattivi pagatori viene erogato entro un massimo di 48 ore

Ci sono prestiti veloci per cattivi pagatori autonomi?

Sì, chi non ha una busta paga da lavoratore dipendente ed è titolare di un’attività professionale o imprenditoriale indipendente, ed ha avuto disguidi o difficoltà nel rimborso di precedenti finanziamenti, può rivolgersi alle società finanziarie che erogano prestiti veloci per cattivi pagatori autonomi. In questo caso la documentazione da presentare prevede

accanto alla domanda di finanziamento e ai documenti di identità e codice fiscale una copia del modello Unico relativo all’anno fiscale precedente, oltre a tutta la documentazione che può essere richiesta in aggiunta dall’istituto finanziario per valutare l’affidabilità creditizia del soggetto che ha richiesto il denaro. 

Chi ha subito un protesto può ottenere un prestito veloce?

Il discorso per i cosiddetti utenti protestati è assolutamente identico per i cattivi pagatori segnalati nel Crif, ossia non è preclusa in assoluta la possibilità di richiedere un prestito veloce, tuttavia a causa della delicatezza della situazione finanziaria l’accesso al credito è più difficoltoso, e potrebbe essere necessario ricorrere alla cessione del quinto o alla presenza di un garante per ottenere il finanziamento, allungando i tempi di valutazione ed erogazione. In ogni caso

sono presenti soprattutto sul web società finanziarie che promettono soluzioni ad hoc per i protestati che possono pertanto fare richiesta di prestiti veloci on line, benché sia impossibile affermare una valutazione positiva  qualsiasi domanda di finanziamento, essendo necessario contemplare in tali frangenti caso per caso. 

Si possono ottenere prestiti veloci senza busta paga?

Alcuni istituti di credito e società finanziarie consentono di ottenere prestiti veloci senza busta paga, riservati a coloro che hanno un contratto di lavoro atipico o precario e pertanto non possono presentare una busta paga come garanzia di reddito. Questi finanziamenti sono concessi per piccoli importi e bisogna in ogni caso

presentare delle garanzie reddituali o forme alternative come proprietà immobiliari: in assenza di ciò, un prestito veloce senza busta paga necessita della presenza di un garante terzo come fideiussore che si faccia carico delle rate mensili di rimborso, in caso di mancato pagamento da parte del debitore principale. Il garante deve avere una posizione reddituale solida e non avere registrazioni come protestato o cattivo pagatore.

Come ottenere un piccolo prestito veloce

La richiesta di un piccolo prestito veloce è esattamente identica a quella di un normale prestito rapido on line: la sola differenza è legata al’entità dell’importo erogato, che a seconda dell’istituto varia solitamente

 da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro, con piani di ammortamento variabili oppure prefissati. Anche in questo caso è necessario informarsi presso la banca prescelta, perché le condizioni di finanziamento possono variare da un istituto all’altro. I piccoli prestiti veloci consentono al richiedente di ottenere l’importo richiesto entro poche ore dalla presentazione della domanda: l’istruttoria della pratica prevede tempistiche ancora più stringenti rispetto a quella dei normali prestiti veloci, l’ideale per chi ha necessità di liquidità in meno di 48 ore.

Posso chiedere un prestito veloce se ho altri finanziamenti in corso?

In linea assolutamente teorica è assolutamente possibile fare richiesta di un prestito veloce con altri finanziamenti in corso, purché il livello di indebitamento del soggetto resti sostenibile, ed è una valutazione che spetta unicamente alla società finanziaria in accordo con le proprie politiche di rischio. In questi casi generalmente la soluzione proposta

 è il cosiddetto prestito consolidamento debiti, uno strumento finanziario che aggiunge nuova liquidità oltre ai prestiti già in corso, che vengono riuniti in un’unica rata mensile di ammortamento da saldare alla sola finanziaria presso cui si è acceso il consolidamento debiti, anche se gli altri finanziamenti erano stati stipulati con altri istituti. L’unica avvertenza è che con il prestito consolidamento debiti i tassi di interesse sono in genere leggermente più alti rispetto alla media di mercato.

Che differenza c’è tra prestiti veloci e prestiti immediati?

Alcune finanziarie consentono di ottenere non solo prestiti veloci, ma anche prestiti immediati o velocissimi, finanziamenti che vantano come peculiarità i tempi di valutazione ed erogazione più rapidi nel mercato del credito: in questo caso parliamo

di importi di pochissime migliaia di euro ed erogate entro 24 ore al massimo. Si tratta di finanziamenti che possono rappresentare una soluzione alternativa al fido bancario quando si ha un bisogno urgente di liquidità.

Dove posso fare un prestito veloce: quale finanziaria scegliere?

La scelta della società finanziaria presso cui fare un prestito veloce è molto vasta, e pertanto può mettere in difficoltà i neofiti e chi in generale è poco pratico di prestiti e finanziamenti: il consiglio in questi casi

 è di usare i siti web per confrontare le migliori offerte presenti sul mercato in quel momento, in modo da poter scegliere la soluzione finanziaria più sostenibile per il rimborso del capitale, la presenza o meno di oneri accessori, e qualsiasi altro elemento che possa influire a seconda della propria situazione finanziaria.

Quali sono le modalità di rimborso di un prestito veloce?

Come pagare la rata mensile di rimborso del prestito veloce? I metodi sono identici a quelli di un prestito personale classico, ma al pagamento dei bollettini postali è preferibile anche per la banca, oltre che essere una comodità per lo stesso debitore,

 l’utilizzo dell’addebito diretto sul conto corrente che avviene automaticamente una volta impostato. Il cosiddetto RID viene scelto talora da alcune finanziarie come metodo unico per il rimborso, soprattutto per quelle che operano esclusivamente on line. Anche usufruendo di questa opzione di rimborso è consigliabile vigilare sempre con la massima attenzione che la rata sia stata regolarmente pagata dalla propria banca e che il pagamento sia andato a buon fine, poiché in caso contrario le finanziarie potrebbero comunque registrare il ritardo di pagamento.

Cosa significa prestito in ammortamento?

Nel momento in cui si stipula un contratto di prestito veloce, sia esso on line oppure recandosi in un’agenzia fisicamente presente sul territorio, si stabilisce un piano di rimborso di durata variabile che prevede scadenze mensili per la restituzione del capitale con gli interessi. Si parla di

 prestito in ammortamento quando appunto è in corso un rimborso scadenzato per la restituzione del finanziamento. Così si definisce piano di ammortamento di un prestito tale pianificazione dettagliata del finanziamento calcolato rata per rata, e il prospetto prevede che venga indicato, con riferimento ad ogni periodo di rimborso, l’importo preciso della rata, ulteriormente scomposta in quota capitale e quota interessi), insieme al debito estinto e al capitale residuo. Nel prestito veloce, come in buona parte dei finanziamenti erogati nel nostro Paese, si predilige il piano di ammortamento alla francese, che prevede la suddivisione in rate di importo costante per tutta la durata del prestito, con una quota interessi decrescente nel tempo e una quota capitale in progressivo aumento.

Cosa accade in caso di ritardi nel pagamento delle rate?

Esattamente come per un normale prestito personale, anche con il prestito veloce il ritardo nel pagamento delle rate mensili di rimborso del capitale possono comportare due tipi di conseguenze:

  • Mora: gli interessi previsti subiscono una maggiorazione fissata in una determinata percentuale in base a quanto stabilito dalla normativa vigente
  • Registrazione presso archivio Crif: in caso di ritardi continui la società finanziaria, ritenendo che sia stata compromessa l’affidabilità creditizia del cliente, attua la procedura che porta alla registrazione del profilo del soggetto presso l’archivio Crif, un sistema di informazioni creditizie consultato da tutte le banche che operano nel settore, per un periodo di tempo determinato a seconda del tipo di ‘infrazione’ commessa, e che rende molto più difficoltoso l’accesso al credito in futuro per l’utente.

Essendo il prestito veloce via web uno strumento anche molto flessibile, sono in forte aumento le società finanziarie che consentono al cliente che si trova in un momentaneo stato di difficoltà finanziaria per rimborsare le rate di poter usufruire di strumenti come il Salto Rata, oppure di modificare l’importo della stessa allungando il periodo di ammortamento, proprio per venire incontro alle esigenze dell’utenza e di evitare contenziosi.

Cosa vuol dire prestito in sofferenza?

Esiste una fase intermedia tra il momento in cui il beneficiario di un finanziamento sta regolarmente provvedendo alla restituzione del capitale e degli interessi concordati, e quello in cui viene segnalato come cattivo pagatore ed iscritto pertanto nell’archivio Crif per un periodo di tempo stabilito per legge, rendendo più difficoltoso di fatto il suo accesso al credito in futuro: in questa fase intermedia si parla di prestito in sofferenza, ed indica precisamente il momento in cui

la riscossione da parte dell’istituto di credito o della società finanziaria vive uno stato di incertezza appunto a causa della situazione di insolvenza in cui versa il debitore. Si differenzia rispetto alla condizione di momentanea difficoltà economica che può portare ad un ritardo nel rimborso delle rate mensili del prestito, che prende invece il nome di incaglio bancario, e che oggi le stesse finanziarie provvedono ad eludere consentendo strumenti di flessibilità per saltare le rate o rimodularne l’importo, strumenti associati a molti prodotti di prestito veloce offerti dalle banche: al contrario il prestito in sofferenza sta ad indicare una situazione di grave crisi finanziaria, che non lascia presagire alcun margine di superamento di tale condizione, e che inevitabilmente è il preludio di una serie di implicazioni a carico del debitore come quelle sopra indicate.

Quando si viene cancellati dall’elenco dei cattivi pagatori?

Esistono delle tempistiche prefissate circa la permanenza nei sistemi di informazioni creditizie, che un tempo rimanevano addirittura fino a 5 anni. Oggi

 chi ha pagato con ritardo fino a due rate di ammortamento di un finanziamento viene cancellato dalla banca dati come cattivo pagatore dopo che è trascorso un anno dalla regolarizzazione del pagamento.

Quando decade un prestito non rimbosato?

La normativa vigente fissa termini molto precisi circa la decadenza di un prestito non pagato per intervenuta prescrizione, ossia quando decorre il limite temporale stabilito dalla legge oltre il quale il creditore non può più vantare alcun diritto. Secondo quanto prescrive l’articolo 2946 del Codice Civile,

 tutti i debiti derivanti da un prestito si prescrivono in dieci anni: una volta scaduto questo limite di tempo, il creditore non può più esigere dalla controparte il pagamento delle rate non versate. Questo limite temporale può essere invero interrotto attraverso uno strumento noto come comunicazione di messa in mora, una notifica che viene inviata al debitore che di fatto rimanda la prescrizione del prestito non pagato, facendo iniziare daccapo il conteggio del periodo di tempo necessario al decadimento tramite prescrizione, analogo alle tempistiche precedenti.

Come mai la mia richiesta di prestito veloce è stata respinta?

Le motivazioni per cui una domanda di finanziamento viene respinta possono essere molteplici ed è difficile enunciarle tutte, ma si possono sintetizzare in questi tre ambiti principali:

  • Assenza di sufficienti garanzie
  • Ritardi passati nel pagamento delle rate
  • Altri finanziamenti in corso di importo elevato

Tutto ciò che è essenziale per un istituto di credito al fine di erogare un finanziamento si può riassumere alla voce affidabilità creditizia: questo significa ad esempio che, a parità di reddito e garanzie presentate, due potenziali clienti con il medesimo profilo potrebbero ottenere una risposta diversa alla richiesta di prestito veloce, magari solo perché uno ha rimborsato puntualmente un prestito mentre l’altro è privo di passato creditizio poiché non ha mai richiesto un finanziamento. Avere un buon livello di reddito e nessun ritardo passato nei pagamenti sono le condizioni necessarie per vedersi accettata la domanda, anche in caso di prestiti veloci.

Posso inviare una nuova richiesta di prestito se la precedente è stata respinta?

Poiché ogni istituto di credito o società finanziaria adotta delle politiche di rischio che non necessariamente coincidono con altre, è assolutamente plausibile che una richiesta di prestito veloce rifiutata in precedenza possa essere accolta da un altro ente erogatore: tuttavia

 di fronte a più dinieghi da parte delle finanziarie, magari dettate dalle medesime motivazioni, deve far riflettere il richiedente sulla possibilità di cercare soluzioni alternative che maggiormente si accordano con la propria situazione economica e finanziaria, come ad esempio un prestito cambializzato oppure il prestito tra privati via web, giusto per fare due esempi.

È possibile ottenere un prestito veloce in un’ora?

Cercando sul web è facile imbattersi in offerte di finanziamento che promettono di erogare un prestito veloce in un’ora o in poche ore al massimo: in realtà le tempistiche non possono essere così rapide e

 il massimo che una società finanziaria dal punto di vista delle tempistiche è completare l’intero iter ed erogare il prestito entro le 24 ore dalla presentazione della domanda con la documentazione allegata.

In quanto tempo viene erogato un prestito veloce?

Nella maggioranza dei casi un società finanziaria che accorda un prestito veloce ad un cliente eroga un cospicuo anticipo entro le 24 ore lavorative successive alla richiesta, fino al 70 per cento dell’importo complessivo: maggiore  è l’affidabilità creditizia, minore sarà il tempo necessario per completare l’intero iter di valutazione ed erogazione successiva alla stipula del contratto. Queste tempistiche minime

 sono comunque necessarie per la validazione formale della documentazione da parte della società finanziaria o dell’istituto di credito: il consiglio, una volta selezionata la società a cui richiedere il finanziamento, è quello di inoltrare la domanda per effettuare il preventivo on line e preparare rapidamente tutta la documentazione necessaria da allegare a corredo per ottenere un prestito veloce in poche ore.

Cosa significa prestito protetto?

Si parla di prestito protetto in riferimento alla presenza di coperture assicurative che garantiscono il pagamento delle rate mensili residue del finanziamento, a fronte del verificarsi di eventi improvvisi inerenti la vita dell’assicurato che possono pregiudicare la sua capacità di rimborsare il capitale ottenuto e i relativi interessi. Questi avvenimenti prevedono

eventi come il decesso anticipato del contraente, un’invalidità totale permanente, la perdita dell’impiego, la cessazione involontaria dell’attività lavorativa dovuta a un evento straordinario, il ricovero ospedaliero o un’inabilità temporanea totale a seguito di infortunio e malattia. 

Sono previste assicurazioni sul prestito veloce?

Come in un normale finanziamento non finalizzato, nel prestito veloce la copertura assicurativa è facoltativa, allo scopo di tutelare il capitale erogato ed anche il cliente da eventi che potrebbero compromettere la capacità di rimborsare la somma, come perdita impiego, infortunio sul lavoro e decesso anticipato. Tuttavia vi sono casi in cui

 il prestito protetto dalla polizza prevede l’obbligatorietà di tale copertura, come nel caso dei richiedenti pensionati per la cessione del quinto, oppure la mancata sottoscrizione della polizza potrebbe comportare la riduzione dell’importo richiesto, a causa di una situazione finanziaria e personale non completamente solida.

Quali informazioni deve avere un contratto di prestito veloce?

Le informazioni che devono essere presenti in un contratto di prestito veloce sono i seguenti:

  • Indicazione della somma e delle modalità di erogazione
  • Tasso di interesse praticato
  • Indicazione specifica del TAEG
  • Eventuali modalità di variazione del costo del contratto (oneri e commissioni)
  • I costi complessivi da sostenere come spese di istruttoria e oneri accessori quali spese di invio rendiconto periodico, eventuali spese di assicurazione e costi relativi al ritardo nei pagamenti
  • Ammontare delle rate e la loro scadenza
  • Eventuali garanzie ed assicurazioni richieste

Nel prestito veloce vi è la fase di pre-approvazione?

Nel linguaggio tecnico si definisce prestito pre-approvato il finanziamento che ha superato in maniera positiva la prima fase dell’istruttoria della pratica, in cui l’istituto di credito esprime un parere preliminare circa la fattibilità dell’erogazione del prestito richiesto: uno dei vantaggi del prestito veloce, soprattutto se richiesto on line

 è che molte fasi intermedie dell’iter di valutazione vengono saltate, risparmiando appunto tempo, grazie alla rapidità garantita dalla tecnologia digitale, permettendo di completare tutta la valutazione e giungere all’erogazione del capitale richiesto entro al massimo le 48 ore. Il consiglio è di diffidare però da quei prestiti che vengono pubblicizzati senza che sia prevista alcuna fase istruttoria, giacché in questi casi potrebbero nascondersi truffe o operatori che chiedono interessi assai elevati e al limite delle soglie di usura stabilite dalla Banca d’Italia.

Cosa vuol dire prestito deliberato?

Al termine della fase istruttoria di un finanziamento si parla di prestito deliberato, che sta ad indicare l’autorizzazione alla concessione di una somma di denaro al soggetto che ne ha fatto richiesta. Infatti anche in presenza di un prestito veloce non si può prescindere dalla valutazione di una serie di parametri e garanzie che riguardano l’affidabilità creditizia del richiedente e la sua capacità di sostenere il rimborso della somma desiderata, pertanto l’istituto di credito o società finanziaria deve verificare che tali parametri siano rispettati, e solo a conclusione della fase di istruttoria, delibera il finanziamento dando il via libera all’erogazione.

 Il vantaggio di un prestito veloce è che tutta la fase precedente alla delibera, che comprende la valutazione dell’istituto di credito circa la documentazione acquisita a corredo della domanda di finanziamento, l’esame del profilo di rischio attraverso la storia creditizia del soggetto, e tutti gli altri accertamenti ritenuti necessari a tale scopo, vengono effettuati in tempi più rapidi rispetto al normale prestito personale, consentendo un’erogazione in meno di 24 ore per piccole cifre, entro le 48 ore per gli importi più elevati.

È possibile recedere da un prestito veloce?

Per ogni richiedente è sempre possibile ripensarci e recedere da un prestito veloce, benché sia consigliabile sempre, prima di inviare la domanda, di utilizzare i simulatori on line per valutare la convenienza del finanziamento e togliersi ogni dubbio. Tuttavia, se anche dovessero sopraggiungere eventi imprevisti che fanno cambiare idea al richiedente, si può inviare la domanda di recesso dopo la stipulazione del contratto di finanziamento entro determinate scadenze:

 è importante rispettare il limite fissato entro 14 giorni dalla conclusione del contratto in modo da evitare il pagamento di interessi ed oneri correlati. In alternativa, oltre la scadenza di tale termine, è necessario inviare la domanda di recesso entro 30 giorni dalla stipulazione del contratto, ma in questo caso è previsto il pagamento di una penale che deve essere correttamente riportata nel contratto firmato dal contraente.

Quando conviene estinguere un prestito veloce?

L’estinzione anticipata di un prestito veloce, come quella di un normale finanziamento personale, è consentita in qualsiasi momento, a discrezione del debitore, e a seconda delle politiche della singola banca o finanziaria è possibile che tale opzione sia completamente gratuita oppure che sia necessario pagare un interesse pari all’1 per cento del capitale residuo. Circa la convenienza o meno dello sfruttare tale possibilità,

generalmente questa operazione viene effettuata o quando il soggetto beneficiario dispone della liquidità necessaria per estinguere in un’unica soluzione tutto il debito rimanente, oppure quando, anche in mancanza di una sopravvenuta liquidità, si desidera estinguere il debito con la liquidità proveniente da un altro prestito più conveniente. Poiché sui finanziamenti erogati nel nostro Paese viene applicato l’ammortamento alla francese con la quota interessi più alta nel periodo iniziale del finanziamento, è proprio in questa fase del periodo di rimborso che l’estinzione si rivela maggiormente vantaggiosa.

Chi ripaga un prestito in caso di morte del contraente?

Può accadere che dopo aver sottoscritto un prestito ci si trovi davanti alla situazione di un decesso anticipato del contraente finanziamento, prima che il piano di ammortamento per restituire il capitale con gli interessi sia terminato: in questi casi soltanto una polizza vita sottoscritta al momento della stipulazione del contratto permette di estinguere il prestito senza problemi. Ma in un prestito veloce solitamente questa polizza è facoltativa, pertanto ci si trova nella condizione per cui il debito residuo ricade sugli eredi. La legge infatti prescrive che

 gli eredi del defunto accettando l’eredità succedono in tutte le situazioni giuridiche soggettive attive e passive che facevano capo al de cuius, pertanto gli istituti di credito e le società finanziarie esigono il pagamento del credito residuo in un’unica soluzione oppure attraverso la continuazione del rimborso delle rate rivolgendosi agli eredi secondo la linea di successione. Costoro a meno che non rinuncino all’eredità hanno poche possibilità di eludere l’accollamento del debito del defunto, ma per informazioni più dettagliate è bene rivolgersi ad esperti in materia legale, a seconda anche della situazione particolare di ognuno.

I prestiti veloci sono esclusivamente on line?

I prestiti veloci esistono da parecchi anni e possono ancora oggi essere richiesti recandosi presso la filiale più vicina della finanziaria prescelta: tuttavia l’impulso dato dalle nuove tecnologie digitali ha fatto di internet il mezzo di espressione più adeguato per questo tipo di finanziamenti. Non deve sorprendere quindi che oggi

i finanziamenti veloci siano nella maggioranza dei casi prestiti online, poiché consente di accorciare i tempi e completare tutto l’iter comodamente da casa con il proprio pc o smartphone. La richiesta viene inoltrata direttamente via web compilando un semplice modulo e allegando i documenti necessari, e la fase di istruttoria viene completata entro le 24 o le 48 ore al massimo. 

I prestiti veloci sono sicuri?

Tra le domande frequenti sui prestiti veloci molto spesso ricorrono dubbi legati alla sicurezza di tali finanziamenti, soprattutto quando si tratta di prestiti on line. In merito a questo argomento è bene sottolineare come

la sicurezza è garantita al 100 per cento soprattutto quando ci si rivolge a società finanziarie di fama riconoscibile e che operano su tutto il territorio nazionale. Tuttavia anche aziende a carattere più locale possono risultare estremamente affidabili, per cui non è detto che vadano escluse a priori. La presenza della firma digitale è ad esempio una garanzia della validità della certificazione via web del contratto sia per il cliente che per la banca, inoltre come abbiamo già evidenziato in altri capitoli è bene diffidare di istituti che presentano opacità nella maniera di agire, come ad esempio quando promuovono la totale assenza di una fase istruttoria di valutazione della pratica.

Che cos’è la firma digitale?

Abbiamo già specificato come le società finanziarie che consentono di richiedere ed ottenere prestiti veloci on line si avvalgono di uno strumento come la firma digitale. Di cosa si tratta esattamente?

La firma digitale è l’equivalente di una tradizionale firma apposta su carta per il contratto stipulato per via telematica, la cui funzione è appunto quella di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un documento. La presenza del contratto con la firma digitale permette da un lato di avere una garanzia di assoluta sicurezza e validità di quanto viene vidimato per via informatica, e dall’altro consente di avere un determinante risparmio di tempo potendo dare il via libera alla richiesta di finanziamento senza dover inviare e stampare il contratto cartaceo.

Come cercare la rata più bassa di un prestito veloce?

Per cercare la rata più bassa di un prestito veloce on line si possono utilizzare i simulatori presenti in Rete: ci sono

siti e portali web che offrono appositamente questo servizio in maniera gratuita: basta inserire l’importo desiderato e il numero di rate di rimborso e automaticamente il sito dopo pochi secondi offre la panoramica con le migliori offerte presenti in quel momento, riportando i valori TAN e TAEG e gli importi in cifre della rata mensile delle varie società finanziarie. 

Quali moduli si trovano online?

Quando si cerca un prestito veloce on line ci si può imbattere in diverse tipologie di moduli o form per orientarsi nella ricerca del miglior finanziamento possibile a seconda delle proprie necessità e condizioni finanziarie. Ne possiamo individuare tre:

  • Modulo per calcolare a seconda del proprio reddito quanto costerà il prestito
  • Modulo per il calcolo delle rate e dei tassi
  • Modulo che consente di orientare il cliente sulla tipologia di prestito più adatta

A seconda del tipo di modulo che ci si trova davanti, bisogna inserire dei dati necessari all’elaborazione dei calcoli per ottenere le risposte desiderate, il tutto in maniera assai rapida entro pochi minuti.

Cos’è il prestito veloce via sms?

Tra le tante tipologie di finanziamento nate nel mercato del credito esiste anche il prestito veloce via sms, nato nel Nord Europa sotto il nome di sms loads, e offerto anche da alcune società finanziarie in Italia, benché non sia una formula di prestito molto utilizzata. Le caratteristiche peculiari di questo finanziamento prevedono

 un importo massimo che non supera i 500 euro con un minimo di 50 euro: si tratta quindi di importi di piccolissima entità, con un piano di ammortamento che si può estendere al massimo in 30 giorni, e vengono erogati anche in mezz’ora. Per richiederlo bisogna registrarsi presso il sito dell’istituto di credito che lo propone e possedere un conto corrente bancario o postale presso cui erogare direttamente il capitale. Si tratta di una formula di finanziamento poco praticata in Italia, un po’ perché le politiche correlate a questo prestito non sono ancora ben chiare e definite, ma soprattutto perché i tassi di interesse appaiono mediamente più elevati rispetto alla norma.

Il prestito tra privati via web è un prestito veloce?

Un’alternativa per chi non può o non vuole rivolgersi alle tradizionali banche e società finanziarie per richiedere un prestito veloce online è affidarsi al prestito tra privati, anch’essa una formula di finanziamento già presente in passato, ma che ha avuto un incredibile impulso a seguito dello sviluppo di internet e della comunicazione digitale. Il prestito tra privati via web

 vede i richiedenti e coloro che mettono a disposizione i propri soldi trovare un punto di incontro virtuale in piattaforme dedicate specificamente a questo servizio e regolarmente autorizzate dalla Banca d’Italia. Il prestito tra privati online è assolutamente sicuro e garantisce sia i richiedenti che i prestatori in caso di mancato rimborso delle rate, con la piattaforma a fungere da intermediazione. I tassi di interesse sono assolutamente competitivi e spesso più bassi di quelli medi di mercato, e i tempi di erogazione sono analoghi a quelli di un prestito veloce via web, pertanto i prestiti tra privati possono a loro modo definirsi dei prestiti rapidi, benché le modalità sopra descritte in maniera sintetica li differenzino caratterizzandoli come un’alternativa, peraltro sempre più richiesta e di successo crescente, ai prestiti e ai finanziamenti offerti dagli istituti di credito e dalle società finanziarie di tipo tradizionale.

Come richiedere un prestito veloce tra privati via web?

Per richiedere un prestito veloce tra privati via web, detto anche con termine inglese peer to peer, bisogna rivolgersi alle piattaforme di social lending autorizzate dalla Banca d’Italia: nel nostro Paese vi sono società come Smartika o Prestiamoci appositamente nate e sviluppate per offrire questo tipo di servizio. Una volta che si è registrati a una di queste piattaforme è possibile richiedere un prestito rapido, tenendo ben presente che i soggetti in campo in questo caso sono tre:

  • Prestatore: colui che mette a disposizione il capitale dietro il pagamento di interessi
  • Richiedente: il soggetto che richiede il finanziamento per i propri progetti
  • Piattaforma di social lending: il luogo virtuale di incontro tra le due categorie di soggetti

Affinché il finanziamento vada in porto il richiedente deve come abbiamo anticipato registrarsi e creare un profilo personale, comunicando la somma di denaro che si vuole ottenere e la durata del finanziamento.

Come funziona il prestito tra privati on line?

Una volta inviata la richiesta di prestito tra privati on line, la piattaforma provvede ad assegnare al richiedente un rating, ossia un livello di affidabilità circa il rischio creditizio associato alla propria situazione finanziaria: questo punteggio è generato dall’incrocio di più dati provenienti dalle Centrali Rischi, e pertanto più alto è il punteggio che si raggiunge, minore è la percentuale di interessi applicata al finanziamento. Una volta accertata l’affidabilità creditizia del richiedente,

sarà la stessa piattaforma di social lending ad accreditare direttamente sul conto corrente il capitale, che sarà formato da tante piccole somme di vari prestatori, allo scopo di diminuire ulteriormente le possibilità di rischio. Sempre la piattaforma provvede ad accreditare sul conto corrente dei prestatori la rata secondo la quota di interessi fissata. Come una vera e propria finanziaria infine, la piattaforma provvede anche al ruolo di accertamento e di riscossione in caso di insolvenza, secondo le modalità e i limiti fissati dalla normativa in materia

Il prestito cambializzato può essere un prestito veloce?

In alternativa al prestito classico, che prevede il pagamento di una rata mensile di ammortamento, esiste il prestito con cambiali o cambializzato che dir si voglia, che viene offerto da molte società finanziarie soprattutto on line come tipologia di prestito veloce. Che cos’è un prestito cambializzato?

 Si tratta di un finanziamento non finalizzato erogato in tempo rapidi che prevede come modalità di rimborso l’emissione di cambiali da pagare alla scadenza. Queste cambiali sono emesse sotto forma di ‘tratte’ o di ‘pagherò’ e devono essere firmate, compilate in ogni loro singola parte, e va loro imposto un bollo che ne certifichi la validità, inoltre deve essere presente anche l’indicazione della banca d’appoggio. Il vantaggio del prestito con cambiali, che presenta un tasso fisso e rate di importo costante, è che l’accesso al credito è solitamente meno difficoltoso rispetto a un normale prestito personale concesso da un istituto di credito, in quanto la cambiale firmata dal debitore rappresenta un titolo di credito che consente a chi presta il denaro di rientrare più facilmente e più rapidamente in possesso di quanto gli spetta, avendo la facoltà con questo strumento di poter avviare immediatamente una procedura per il pignoramento dei beni del debitore in caso di mancato rimborso, il quale risulterà essere protestato nella fattispecie.

Quali requisiti bisogna avere per chiedere un prestito cambializzato veloce?

In linea teorica chiunque può accedere a questa forma di finanziamento, ma solitamente, anche a causa dei costi più elevati, il prestito cambializzato veloce viene consigliato solo a chi ha difficoltà di accesso ai canali normali del credito, e necessita urgentemente di liquidità. Per ottenere un prestito cambializzato bisogna in ogni caso presentare

a titolo di garanzia alcuni documenti oltre a carta d’identità codice fiscale e busta paga, che possono essere una copia del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) per i lavoratori dipendenti, o altri beni e forme alternative di garanzia per altre categorie di soggetti lavoratori, inoltre spesso viene richiesta anche una polizza assicurativa sulla vita. In mancanza di altro, allora risulterà necessaria la firma di un garante terzo che si faccia carico del pagamento delle rate in caso di insolvenza da parte dell’intestatario del prestito. 

Come chiedere un prestito veloce con cambiali?

I prestiti cambializzati possono essere erogati da una finanziaria, da privati, e assai più di rado da una banca: in caso di un prestito veloce con cambiali si consiglia di rivolgersi a società finanziarie on line che riducono ulteriormente i tempi di attesa. Per quanto riguarda le condizioni di finanziamento,

gli importi erogati oscillano di norma tra 2.500 e 50.000 euro mentre la durata del rimborso va dai 12 mesi fino a un massimo di 10 anni. Ricordiamo che i costi di un prestito con cambiali sono più elevati di quelli normali a causa di interessi e spese accessorie più elevate rispetto alla norma.

Quando un prestito veloce si può definire usuraio?

Per definizione si parla di prestito usuraio in riferimento a un finanziamento concesso da un istituto di credito o da una società finanziaria a un cliente quando sul medesimo risulta essere applicato un tasso di interesse effettivo che, mettendo insieme il tasso annuo nominale (TAN) e tutti gli oneri relativi alla concessione del credito come interessi di mora, penali e altre spese, e che confluiscono nel TAEG, supera il limite fissato dalla legge sull’usura secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, nello specifico la Legge 108 del 1996. Pertanto

bisogna prestare attenzione quando si sottoscrive un prestito veloce on line rivolgendosi presso una società di intermediazione poco nota, che magari pubblicizza finanziamenti aperti a qualunque tipo di soggetti senza particolari condizioni e requisiti da rispettare, e che possono nascondere proprio tassi di interesse molto elevati in maniera truffaldina. Occorre in ogni caso sempre distinguere tra usura originaria ed usura sopravvenuta: il primo caso si registra quando il finanziamento oltrepassa il tasso di soglia già al momento della stipulazione del contratto, mentre nella seconda ipotesi il tasso di interesse diventa usurario nel corso del finanziamento, a seguito delle mutate condizioni di mercato.