Per tutti i dipendenti pubblici e pensionati il prestito veloce Inps Inpdap rappresenta una soluzione di finanziamento comoda e vantaggiosa, che continua ad essere erogata dal principale ente previdenziale del nostro Paese anche dopo che l’Inpdap è stato assorbito dall’Inps sulla scorta del DDL 2011/201 noto come Decreto Salva Italia, che ha previsto appunto il trasferimento delle funzioni di quello che un tempo era noto come Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. Sotto il cappello del prestito veloce Inps Inpdap ricadono in realtà una serie di diversi finanziamenti agevolati destinati ai lavoratori dipendenti pubblici ed ex dipendenti nel settore pubblico divenuti pensionati: qui di seguito analizzeremo i vari tipi di finanziamento, i requisiti richiesti e le condizioni che sono alla base del prestito veloce Inps Inpdap, che rappresenta senza dubbio alcuno la migliore soluzione per i dipendenti statali ed ex lavoratori del settore.

Cosa sono i prestiti Inps

Dal 6 dicembre 2011 l’ente previdenziale Inpdap e relative funzioni sono state trasferite all’Inps, acronimo che indica l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che ha accorpato al suo interno anche altri enti simili: quello che abbiamo definito prestito veloce Inps Inpdap viene pertanto erogato dall’Inps attraverso le quote dalla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, noto anche come Fondo Perduto, il quale si alimenta dei contributi degli iscritti al Fondo. Questi prestiti sono finanziamenti a tasso agevolato che dipendono dal prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio, secondo le seguenti modalità espresse in percentuali:

  • 0,35 per cento per ciò riguarda la Gestione Dipendenti Pubblici ex Inpdap
  • 0,80 per cento che si aggiunge allo 0,35 per cento per quanto riguarda la Gestione Assistenza Magistrale ex Enam
  • 0,35 per cento per la Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane
  • 0,15 per cento infine per ciò che riguarda i pensionati pubblici

A tutte queste trattenute bisogna aggiungere la somma generata dalle quote di interesse applicate alle attività creditizie dell’Inps, che provvede all’erogazione diretta di tali finanziamenti, ma esiste anche una seconda via per ottenere il prestito veloce Inps Inpdap, ossia mediante tutte quelle società finanziarie ed istituti di credito che offrono finanziamenti ai dipendenti pubblici e pensionati sulla base delle convenzioni stipulate con l’ente previdenziale.

Requisiti di accesso al credito

Come abbiamo anticipato, il prestito veloce Inps Inpdap si rivolge ai lavoratori dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, comprese le loro famiglie. In sintesi:

  • Iscritti e pensionati alla Gestione Dipendenti Pubblici
  • Lavoratori e pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito
  • Dipendenti delle aziende Gruppo Poste Italiane
  • Iscritti all’Assistenza Magistrale
  • Pensionati aderenti a qualsiasi gestione pensionistica con sottoscrizione di un prestito con cessione del quinto

Come richiedere un prestito veloce Inps Inpdap

Esistono diversi tipi di finanziamenti agevolati erogati dall’Inps e denominati ex Inpdap, che variano a seconda delle finalità del prestito e del capitale richiesto: quello che abbiamo definito prestito veloce Inps Inpdap è sostanzialmente il Piccolo Prestito Inps, che a sua volta si suddivide in quello riservato ai dipendenti pubblici, quello per i dipendenti di Poste Italiane e società collegate, e quello degli iscritti all’Assistenza Magistrale. Ci sono poi i prestiti pluriennali diretti e i prestiti pluriennali garantiti, anch’essi suddivisi a seconda del tipo di Gestione a cui si è iscritti, e infine il prestito ai pensionati, che viene erogato mediante cessione del quinto, e che si può definire anch’esso un prestito veloce quando viene richiesto ed erogato on line attraverso le finanziarie che operano attraverso il web, abbattendo i tempi di attesa rispetto al finanziamento classico. Per richiedere il prestito veloce Inps Inpdap

bisogna compilare gli appositi moduli di richiesta che si possono scaricare direttamente dal sito dell’Inps, e che variano a seconda della tipologia di finanziamento a cui si è interessati. Una volta stampato e compilato il documento, deve essere inviato al competente ufficio territoriale o provinciale ex Inpdap, insieme alla documentazione correlata che attesti l’identità del richiedente e la sua capacità finanziaria. In alcuni casi la richiesta può invece essere compilata direttamente tramite internet, ad esempio attraverso il portale NoiPa.

In tutti i casi i prestiti veloci Inps Inpdap sono concessi sempre nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia. Ovviamente se si effettua la richiesta tramite una banca o finanziaria, ad esempio per il prestito ai pensionati con cessione del quinto, bisogna seguire la procedura standard per via telematica o attraverso la filiale sul territorio prevista dal singolo istituto.

Piccolo Prestito Inps

Parlando del prestito veloce Inps, la nostra attenzione si focalizza maggiormente sul Piccolo Prestito Inpdap, come ancora viene denominato nella maggior parte dei casi, il quale può essere richiesto da lavoratori e pensionati del settore pubblico regolarmente iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Questo finanziamento prevede

piani di ammortamento prefissati in 12, 24, 36 0 48 mensilità, con modalità di rimborso attraverso la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Se ad esempio si sceglie un piano di restituzione in 12 rate, si potrà ottenere un importo pari ad una mensilità netta del proprio reddito annuale, oppure due mensilità nel caso in cui il richiedente non abbia altri finanziamenti in corso, ed in questo caso si parla di prestito in doppia mensilità. Il calcolo è identico per piani di ammortamento di durata maggiore, per cui per un prestito biennale si possono avere due mensilità oppure quattro se non si hanno altri prestiti in corso, e così via.

Il tasso di interesse applicato prevede un TAN al 4,25 per cento fisso, a cui bisogna aggiungere le spese amministrative quantificate in uno 0,50 per cento e il premio fondo rischio il cui ammontare varia a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente, e del quale occorre consultare un’apposita tabella: insieme queste due voci vanno a sommarsi concretamente nel TAEG, ossia il tasso annuo comprensivo di tutti i costi a carico del beneficiario del finanziamento oltre ai semplici interessi. Inoltre è possibile rinnovare il prestito dopo che è stato superato il periodo minimo di ammortamento, che è pari al 50 per cento del periodo complessivo di rimborso previsto: pertanto sono 6 mesi nel caso di un prestito annuo, 12 mesi nel caso di un prestito biennale, 18 mesi per quello triennale e 24 mesi nel caso di finanziamento quadriennale.

Piccolo Prestito Gestione Magistrale e Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane

Quello che abbiamo descritto nel paragrafo precedente riguarda il Piccolo Prestito Gestione Dipendenti Pubblici, ma l’Inps eroga altri due finanziamenti sotto la medesima voce di piccolo prestito: il primo di essi è il Piccolo prestito Gestione Magistrale, una prestazione creditizia

riservata agli iscritti ex Enam, e prevede la concessione di un capitale il cui importo non può eccedere quello di due mensilità dello stipendio in godimento, comprensive degli assegni a carattere continuativo e fisso. Il piano di ammortamento ha una durata concordata in 24 rate mensili, e nel finanziamento sono comprese una trattenuta anticipata di una quota pari all’1 per cento dell’importo lordo del prestito per spese di amministrazione e fondo di garanzia, più l’ammontare degli interessi al tasso annuo dell’1,50 per cento. Possono richiederlo gli iscritti che devono essere in attività di servizio e a non meno di due anni dal collocamento a riposo, e il finanziamento non è cumulabile con altri piccoli prestiti.

L’altro prestito veloce Inps Inpdap che ricade in tale tipologia di finanziamento è il Piccolo Prestito Gestione Fondi Gruppo Poste italiane, riservato in via esclusiva ai dipendenti in servizio di Poste Italiane Spa e Società collegate. Per accedere a questo finanziamento inoltre

è necessario aver maturato 2 anni di anzianità di servizio di ruolo: come nel Piccolo Prestito Gestione Dipendenti Pubblici il finanziamento prevede il rimborso in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale, ed è possibile richiedere da 1 a 8 mensilità complessive, ma per i dipendenti di Poste Italiane e società collegate il TAEG è fisso ed è pari al 5 per cento. La domanda di prestito e la relativa documentazione allegata, che prevede copia del documento di identità, ultima busta paga e certificato stipendiale rilasciato da Poste Italiane o dalle società collegate, dovrà essere inviata per via telematica accedendo ai Servizi online Ipost, oppure per posta a: Inps – Direzione Centrale Credito e Welfare – Area Prestazioni Creditizie – Via Aldo Ballarin, 42 – 00142 Roma

Prestito ai pensionati Inps

Coloro che sono usciti dal mercato del lavoro possono rivolgersi ad una finanziaria oppure un istituto di credito e richiedere un prestito con cessione del quinto sfruttando la convenzione siglata con l’Inps, e che prevede agevolazioni per iscritti ai fondi ex Inpdap, Enam e gli altri enti assorbiti nel 2011 e confluiti nell’ente previdenziale. I pensionati che richiedono tali finanziamenti a banche ed enti accreditati potranno rimborsare il capitale ottenuto

 mediante una trattenuta diretta sull’assegno previdenziale di importo pari a un quinto massimo del reddito complessivo percepito mensilmente: l’Inps effettua in automatico per conto del beneficiario del prestito l’addebito mensile sulla pensione delle rate da restituire all’istituto di credito scelto dal pensionato. La sottoscrizione di un prestito ai pensionati con cessione del quinto prevede anche la stipulazione obbligatoria di una polizza assicurativa a tutela del credito. 

Rivolgendosi direttamente agli istituti di credito e alle società finanziarie si potrà ottenere il prestito richiesto senza richiedere all’Inps la comunicazione di cedibilità, poiché sarà lo stesso ente  creditizio a verificare con Inps l’ammontare della quota cedibile di pensione per il rimborso a rate del prestito richiesto dal pensionato. A titolo puramente esemplificativo, riportiamo un esempio di prestito agevolato Inps Inpdap di Findomestic, una delle più note società finanziarie operanti in Italia, per un pensionato a cui viene concordata la cessione del quinto:

Finanziaria: Findomestic

Prodotto: Cessione del quinto

TAN Fisso: 6,46

TAEG: 6,65

Importo Erogato: € 12.000

Destinazione: Pensionati

N° rate: 120

Rata Mensile

€ 136

Prestiti Pluriennali Inpdap

Per completezza di informazione su tutto ciò che riguarda il prestito veloce Inps Inpdap, dedichiamo un capitolo anche ai Prestiti Pluriennali, finanziamenti che l’ente previdenziale eroga a pensionati e dipendenti pubblici sulla base di determinate esigenze che devono essere dimostrate e documentate da chi li richiede. Anche in questo caso abbiamo una suddivisione in Prestiti Pluriennali Diretti Gestione Pubblica, Prestiti Pluriennali Gestione Fondi Poste e Prestiti Pluriennali Garantiti Gestione Pubblica: i primi due

sono dedicati rispettivamente ai lavoratori e pensionati iscritti al Fondo Credito e ai lavoratori in servizio di Poste Italiane, i quali possono percepire somme più consistenti rispetto al Piccolo Prestito, ma solo per specifiche necessità, per cui è necessario attestare la motivazione di spesa con apposita documentazione, e si può spaziare dalle malattie gravi alle spese sanitarie, fino ad arrivare a calamità naturali e via discorrendo.

Ci sono poi i Prestiti Pluriennali Garantiti, che forniscono un finanziamento garantito dall’Inps per coprire i seguenti rischi: decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione del quinto, cessazione dal servizio senza aver cumulato il diritto alla pensione, riduzione dello stipendio del cedente. Possono richiedere questo finanziamento gli iscritti alla Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali che rispettino i seguenti requisiti: essere lavoratori in attività ed avere almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili alla pensione. I Prestiti Pluriennali Garantiti possono avere piani di ammortamento di durata in 5 o 10 anni, per le seguenti motivazioni:

Prestiti Pluriennali Inpdap a 5 anni

  • Calamità naturali
  • Rapina, furto, incendio
  • Trasloco per esigenze familiari o trasferimento ad altra sede di lavoro
  • Manutenzione ordinaria casa di residenza
  • Lavori condominiali
  • Installazione impianti di energia rinnovabile
  • Acquisto auto nuova
  • Nascita figli o adozione
  • Cure mediche odontoiatriche
  • Cure per malattie gravi
  • Decesso familiari
  • Matrimonio
  • Iscrizione e frequenza a corsi post laurea di durata non inferiore a due anni dell’iscritto, del coniuge o del figlio dell’iscritto

Prestiti Pluriennali Inpdap a 10 anni

  • Riscatto di alloggi popolari
  • Acquisizione di casa in cooperativa
  • Acquisto abitazione con residenza
  • Costruzione della casa destinata ad abitazione principale
  • Estinzione anticipata o riduzione di mutuo ipotecario
  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia della casa in proprietà
  • Malattie gravi del richiedente o di uno dei componenti del nucleo familiare

Abbiamo parlato di:

Inps

Telefono: 803 164 – 06 164164

L’Inps è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano, per cui devono essere iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e la maggior parte dei lavoratoti autonomi che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma. La previdenza sociale nasce in Italia nel 1898 con la fondazione della Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai, e dopo varie trasformazioni si arriva alla denominazione attuale nel 1943, ad indicare l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma allo scopo di garantire la previdenza ed altre prestazioni sociali e finanziarie. L’Inps eroga tali prestazioni attraverso le imposte che derivano dai contributi obbligatori degli iscritti e da trasferimenti diretti da parte dello Stato derivanti dalla fiscalità generale.